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Editoriale
Strategia dello stupro! di Giovanni Sarubbi
Negli anni ’70 la chiamavano la “strategia della tensione”: un po’ di bombe sui treni, nelle piazze, in edifici pubblici; attentati e omicidi eseguiti da organizzazioni terroristiche poi risultate infiltrate da più servizi segreti definiti “deviati”; squadracce di estrema destra lanciate contro operai e studenti a completare l’opera. Il tutto per bloccare o meglio stroncare qualsiasi possibilità di rinnovamento della società italiana cominciata con il grande movimento del ’68.Oggi potremmo definire quello che sta accadendo come “strategia dello stupro”: un po’ di squadracce ben addestrate in giro per le grandi città a caccia di coppie di fidanzatini da terrorizzare, lui picchiato e lei violentata sotto i suoi occhi e se ci scappa il morto è meglio; un po’ di trucco per sembrare immigrati, meglio se rumeni; qualche parola storpiata per far finta di parlare male l’italiano ed il gioco è fatto. Immediatamente parte la caccia al rumeno, al rom, all’africano, all’islamico: squadracce ben organizzate distruggono e spaccano teste nei locali punto di ritrovo degli immigrati; cortei di auto con altoparlanti vanno in giro di notte a gridare il loro messaggio di odio; forze di destra che del maschilismo e della violenza di genere sono stati e sono i promotori si presentano come difensori delle donne (chi ricorda più i fatti del Circeo?); esponenti dei partiti di governo chiedono castrazioni chimiche o la pena di morte o altre aberrazioni, ed infine il governo è pronto ad emanare l’ennesimo decreto per forzare le leggi a cominciare dalla Costituzione.Se la sinistra non fosse in stato comatoso non ci metterebbe molto a fare l’analisi che ho qui abbozzato. E non è una cosa difficile da fare. La dinamica dell’ultimo caso, quello di Roma, è chiarissima. Che senso ha aggredire due fidanzatini di 15 anni? Che soldi possono avere addosso due ragazzini? Ha senso come movente il furto di due telefonini? E com’è che immediatamente è scattata la caccia all’uomo e i cortei di auto con altoparlanti da un lato ed il can-can massmediatico dall’altro? No, troppe coincidenze, e quando ci sono troppe coincidenze non possono essere casuali. C’è una organizzazione e una regia, e lo scopo è molto chiaro: approvare in fretta e con il consenso popolare il disegno di legge 733 sulla cosiddetta “sicurezza”, quello che reintroduce nel nostro ordinamento le leggi razziali e consegna la tanto sbandierata “sicurezza” a quelle che la stampa ha chiamato “ronde padane”, che altro non sono che squadracce fasciste come quella che a Roma ha devastato un locale frequentato da immigrati turchi.Forse qualcuno dirà che la mia è un’analisi azzardata, che soffro di complottismo, ma io non credo che due ladri che siano tali, possano perdere il loro tempo con due ragazzini squattrinati per due cellulari che come refurtiva valgono zero, utili magari a far trovare “il colpevole” di comodo, regalandolo a qualche immigrato ignaro e senza documenti. Ho il forte dubbio che tale schema sia già stato messo in pratica proprio a Roma in altri episodi simili.Io credo che ci voglia il coraggio di pensare freddamente rispetto a quello che succede e avere la capacità di avanzare ipotesi che solo apparentemente sono azzardate. La storia degli ultimi 40 anni ha dato pienamente ragione a quanti agli inizi degli anni ’70, che anche allora furono osteggiati, parlarono di “strategia della tensione”. E la storia oggi si ripete in altre forme ma l’obiettivo è lo stesso, far superare la crisi sociale, morale, politica ed economica che stiamo vivendo a chi ne è responsabile e cioè alle grandi imprese industriali, ai magnati della finanza, agli inventori degli imbrogli che vanno sotto il nome di “finanza creativa”, ai cantori del “libero mercato” che quando i loro folli progetti di sfruttamento vanno in crisi non esitano a mungere lo Stato usando il ricatto dei licenziamenti. Tutti costoro negano lo spirito e la lettera della nostra Costituzione la dove è scritto che l'iniziativa economica privata “non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” (art. 41). Mi auguro che ci sia qualche magistrato che voglia verificare la fondatezza della mia ipotesi.Chi sta organizzando e sfruttando politicamente l’ondata di violenza oggi in corso, sta utilizzando sapientemente il diffuso maschilismo, che non è morto e che anzi è stato a lungo coltivato e diffuso insieme ad una idea di donna come “oggetto sessuale” in tutti i talk-show e in tutte le pubblicità commerciali che inondano le TV. Lo scopo è suscitare paura e per fare ciò non ci vuole mai molto sforzo. Occorre secondo noi denunciare questo progetto securitario se si vuole sconfiggere il maschilismo e la paura e dare un futuro di pace e di rispetto dei diritti umani al nostro paese e all’umanità. Ci auguriamo che non riparti in grande stile una guerra di genere fra maschi e femmine che sarebbe un ulteriore regalo agli organizzatori della ondata di violenza odierna.La sinistra, invece, si accoda ai programmi securitari della destra al governo chiedendo l’assunzione massiccia di nuovi poliziotti e carabinieri, come se questo potesse impedire i progetti oramai apertamente golpisti, di stravolgimento della Carta Costituzionale della destra al governo.Signori della sinistra svegliatevi finché siamo ancora in tempo.
Lunedì 16 Febbraio,2009 Ore: 11:03
1 commento:
Perche non:)
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